C’est la vie
Artivarti in collaborazione con Compagnie Ad Hoc (Francia)
Con Max Bazzana, Martin Boldarin, Benoit Roland, Stefano Rota
Musiche originali di Max Bazzana
Scenografia Alberto Nonnato
Costumi Antonia Munaretti
Trucco Alessandra Santanera
Maschere Matteo Destro
Assistenti alla regia Sara Della Mora e Lara Tonello
Datore luci Doff Eventi
Foto e video Serena Pea
Regia Matteo Destro
LO SPETTACOLO
“Non è che ho paura di morire, solo che non voglio esserci quando accadrà” diceva un personaggio di Woody Allen. Immaginiamo invece che ci saremo, svegli, presenti e più vivi che mai e che senza accorgercene il tempo ci giochi uno scherzo beffardo. Improvvisamente il suo inesorabile avanzare ci concede uno dei suoi infiniti momenti, prende la parola, o meglio, carta e penna e ci avvisa direttamente che nell’arco della giornata l’aldilà diventerà l’aldiquà e che la vita e la morte si cambieranno i ruoli.
È in questa situazione profondamente tragica e dai toni assurdi che si risvegliano i tre protagonisti della nostra storia. Tre amici segnati dallo scorrere degli anni, ma convinti che la vita li accompagnerà ancora per un po’. Quando il terrificante annuncio arriverà inizierà un crescendo di situazioni romanzesche ed esilaranti cariche di paure, di rimpianti, di sogni non ancora realizzati, ma soprattutto dell’insostenibile sensazione di aver di fronte lo Sconosciuto più sconosciuto.
Uno sguardo tenero e dissacrante sulla condizione umana di mortalità. Una celebrazione della vita e della morte come le facce dello stesso mistero.
Lo stile che disegna la messa in scena dello spettacolo strizza l’occhio alla commedia dell’arte, da questa prende in prestito l’atteggiamento di bonario e divertito distacco dalle cose, lo sguardo diretto e pieno di humour su temi profondamente umani. L’uso di maschere di una significativa sensibilità d’altro canto offrono lo spazio a una dimensione poetica e carica di sentimento. Aspetti necessari per accompagnare il pubblico in quel “non luogo” e in quel “non tempo” dell’affetto e dell’amicizia, dove essere vivi o morti è solo una lontana preoccupazione.
Matteo Destro
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